L'Energia che trasforma

Spesso ci chiedono cos'è il Reiki. A questa domanda si possono dare risposte tecniche e razionali o si può spiegare la storia, pur importante, di come è nato, nell'antico oriente, il Reiki. Noi oggi vorremmo rispondere sulla base di quello che è stato e continua ad essere il nostro vissuto più profondo.
Il Reiki è ENERGIA! C'è chi la identifica nell'Energia divina, chi in quella universale, chi in quella cosmica, chi in quella della natura... Di fatto è l'Energia che, se siamo attenti, se ascoltiamo con attenzione, possiamo sentire scorrere in ogni cosa, dentro e fuori di noi.
Di fatto noi tutti nasciamo con questa Energia e ogni cosa attorno a noi ne è intrisa.
Pensiamo al gesto della mamma che mette la mano sul pancino del bambino che ha male; pensiamo a quando guardiamo intensamente negli occhi un'altra persona e sentiamo quello sguardo penetrarci dentro e, nello stesso tempo, sentiamo entrare profondamente il nostro sguardo nelle viscere più profonde dell'altro; pensiamo a quando guardiamo un tramonto, o l'infinito dell'orizzonte del mare, o un fiore dai bellissimi colori; pensiamo a quando riusciamo a guardare davvero il magnifico spettacolo della natura e a farci pervadere da esso... a quella strana sensazione di essere parte di un tutto, di essere alla presenza del "divino";
Ecco... tutto questo è Reiki
Attraverso la pratica del Reiki, i seminari o gli incontri di scambio, non facciamo altro che riscoprire e ricontattare questa Energia, renderla più presente, diventarne maggiormente consapevoli. Durante i seminari si praticano le iniziazioni, una ritualità simbolica che nel Primo Livello, con tutta la forza che hanno le ritualità simboliche, equivale a dire: "si, voglio che questa Energia scorra, voglio lasciarla libera di scorrere in me e attraverso di me!". In questo percorso di consapevolezza decidere di andare avanti, e di fare il Secondo Livello o il Terzo Livello o diventare Master, significa assumersi una più ampia responsabilità sia nei confronti di se stessi che degli altri; significa sforzarsi di raggiungere un sempre più alto livello di consapevolezze della potenza di questa Energia; significa portare il Reiki all'interno della nostra vita, nel nostro quotidiano, nelle nostre relazioni, negli incontri che facciamo, nei gesti che compiamo.
Il Reiki può essere visto come un percorso con i suoi passi avanti, con gli scivoloni indietro, con le sue soste, le sue discese e risalite perché siamo fatti così, la consapevolezza non sempre è facile; Non è obbligatorio se si è fatto il primo livello fare il secondo. Si può ripetere tranquillamente il primo, per rafforzarlo, per renderlo più vero e presente in noi, per ritornare li, a quel punto e riprendere quella decisione e dire ancora, con più forza: "si, voglio che questa Energia scorra, voglio lasciarla libera di scorrere in me e attraverso di me!"; oppure può essere il momento di fare un passo avanti, di prendersi maggiori impegni, di darsi uno scrollone; la scelta, quale che sia, ha egual valore, l'importante è che la decisione sia frutto di un sentire vero ed armonico e, nel dubbio, ci si può confrontare con i compagni di viaggio, o con il proprio Master. Si perché questo è un percorso che vale la pena di percorrere insieme ad altri e che va rinnovato di giorno in giorno, perché noi esseri umani siamo bravi a dimenticare le cose importanti, anche quelle che ci fanno bene e ci fanno star bene, ma che ci richiedono una piccola attività attentiva; e farlo insieme aiuta perché, a volte, l'altro ci sprona e, se lo vogliamo, ci può toccare la spalla per dirci che ci stiamo perdendo, che ci stiamo dimenticando.
Ecco allora: possiamo dire che, attraverso la pratica del Reiki non facciamo altro che permettere all'Energia di fluire e, l'Energia, quando fluisce liberamente crea, trasforma, cristallizza... e le cose accadono...